E’ ufficiale ormai da tempo…il 14 settembre riapriranno le scuole FINALMENTE, anche se con qualche timore che da qui ad allora possa succedere qualcosa che potrebbe ribaltare la situazione. Sarà un anno scolastico particolare, l’inizio di un nuovo filone storico nel mondo della scuola e sarà nuovo per tutti, dai bambini, agli insegnanti, personale ATA e di segreteria, un anno MASCHERATO! E non solo…anche la scuola sarà nuova, la classe avrà una nuova disposizione con i banchi e con un solo armadietto, e tutti dovremo seguire una serie di regole ben precise per evitare qualsiasi tipo di contagio e salvaguardare la propria salute, quella dei bambini e di tutti coloro che possono avere contatti dentro e fuori con l’ambiente scolastico. Tutto è pronto; le istituzioni scolastiche non si sono mai fermate per far fronte ed essere di pari passo ad ogni comunicazione ufficiale del ministero.

Dirigenti, personale ATA e di segreteria, insegnanti in collaborazione con i comuni, ufficio mensa e trasporti, e il territorio, hanno messo in opera un lavoro a catena per assicurare e assicurarsi la riapertura in sicurezza delle scuole e per far fronte ad ogni possibile scenario si potrebbe presentare nel corso del nuovo anno scolastico. Addirittura un Liceo di Gera d’Adda ha predisposto tre piani orari per 5 possibili scenari in una nuova emergenza per assicurare il maggior numero di ore di didattica ai ragazzi. Purtroppo, però, mi è capitato spesso di trovarmi invischiata in conversazioni sui social proprio su questo argomento, soprattutto in quei gruppi nati durante il lockdown, quando ancora non si sapeva come sarebbero andate le cose, e per tenermi compagnia tra una lezione online e l’altra della didattica a distanza, mi divertivo mettendo dei like o dei commenti in quesiti o discussioni sciocche, ma in quel momento divertenti, come…quanto zucchero si mette nelle lasagne al forno?…oppure…io scrivo da treviso e tu?…o ancora… sta per nascere mia nipote che nome mettereste?…erano sciocche ma servivano a tenerci compagnia nei momenti di sconforto per sentirci uniti da ogni parte dello stivale. A volte c’erano conversazioni sulla politica o sul perchè dei colori della bandiera o sulla validità di un decreto e allora i commenti erano un po’ più pesanti…comunque quei momenti passati a chattare sui social ci hanno accompagnato un po’ tutti e non dite di no perchè non ci crediamo!!!

Poi è stata la volta delle affermazioni della signora Azzolina proposte in tutte le salse…(altro che lo zucchero nelle lasagne)… e allora via libera ai commenti: a cominciare dai banchi con le rotelle fino alla eventuale didattica alternata, mezzi alunni a scuola e l’altra metà in collegamento internet, abbiamo dato il meglio di noi, anch’io lo ammetto ho scritto delle belle letterine alla signora…La pandemia ha portato alla luce pregi e difetti del nostro sistema scolastico, catapultato nella modalità didattica a distanza e nel complesso impreparato ad affrontare tale emergenza per mancanza di strumenti digitali e connessioni, utili per lo svolgimento delle lezioni online. Come fare? Come ripensare una scuola nei diversi contesti geografici, sociali ed umani che orienti la sua visione di MISSIONE, inglobando anche i principi della promozione della salute? Ogni addetto ai lavori ha dato il suo contributo, ora aspettiamo il suono della campanella, la riapertura della porta d’ingresso, le voci dei bimbi mascherati nei corridoi e sulle scale e la possibilità di guardarsi di nuovo negli occhi per dimostrare la nostra presenza in squadra. Certo non sarà facile affrontare la NUOVA SCUOLA ma contiamo nella COLLABORAZIONE di tutti soprattutto dei GENITORI, sicuramente impauriti per la salute dei loro figli.

Abbiamo preparato la famosa STANZA COVID, che sui social nei gruppi genitoriali viene vista come una stanza delle torture dove il bambino starà da solo in attesa del suo tremendo destino. È una normale stanza dove i bambini verranno portati per la misurazione di un eventuale innalzamento della temperatura sempre assistiti dal personale della scuola in attesa del responso del termometro. Questa soluzione più che giusta è in alternativa alla sedia dell’ingresso dove prima veniva misurata le temperatura vicino ad altre persone tra insegnanti, bambini, fornitori, operai del comune e genitori che potevano transitare in quel momento in quel posto. È una precauzione doverosa nei confronti del bambino in questione è del resto delle persone. Tutto si svolgerà in regola e la nostra Dirigente incontrerà tutti i genitori prima dell’apertura della scuola proprio per comunicare tutto quello che devono sapere da quando il bambino parte da casa la mattina a quando ne farà ritorno alla fine della mattinata o nel pomeriggio. Forza!! Io sono fiduciosa che tutti insieme ce la possiamo fare per assicurare la didattica ai nostri ragazzi perché L’UNIONE FA LA FORZA.

Buon rientro a tutti e BUON ANNO SCOLASTICO! 😁