PRENDERE UN BEL RESPIRO E LEGGERE TUTTO D’UN FIATO E IN MODALITA’ VELOCE…PRONTI? VIAAA

FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE….ohmammamia, dall’inizio del nuovo anno scolastico non c’è un momento di pausa. Accendi la televisione, accedi a Facebook, apri il sito ufficiale del nostro Istituto, ascolti la trasmissione radiofonica la mattina mentre vai a scuola e tutto TUTTO parla di scuola…AAAAAAAA AIUTO! Il nuovo registro elettronico, le lettere al posto dei voti, nuovi insegnanti e supplenti dei supplenti, nuove disposizioni che cambiano anche da un giorno all’altro, le circolari inviate dalla nostra Dirigente sempre sul pezzo anche la sera tardi per adeguarsi ai nuovi DPCM, i bimbi positivi al tampone, le giustificazioni…ma chi le deve fare queste giustificazioni sul registro?…

La quarantena, le mascherine, prima su poi giù poi ancora su, il disinfettante prima-durante-dopo, la distanza 1 metro poi 2 metri, lo sport sì, poi lo sport no ma quello ufficiale alla TV sì con i giocatori mezzi positivi che passano la quarantena al bordo della piscina mentre quella signora su Facebook sta rinchiusa nella camera di casa sua, senza poter toccare il suo bambino che le parla al di là della porta… e il cinema? Prima si può andare, poi no ma a fare la spesa nel grande magazzino sì, dove tutti toccano i tasti per pesare la verdura o la scatola della pasta per vederne la composizione e poi la rimettono al suo posto, e poi?

Aspetta il tampone che te lo fanno dopo una settimana che sei a casa, quando ormai è tutto passato e ti danno la risposta dopo tre giorni e, se sei studente, attivi la DAD che non si chiama più DAD ma DDI=Didattica Digitale Integrata (ringrazio Valentina e Maria per l’esatta definizione)…ma la cosa più buffa è il tempo/lavoro effettivo in classe che, dopo aver disinfettato 42 mani all’entrata della classe, aver aspettato il segnale internet al pc, aver messo gli assenti, aver controllato le giustificazioni dei bambini post-tampone, aver accettato la responsabilità di non essere stata a contatto di persone contagiose e metterlo per scritto, aver messo le firme della nostra presenza per ogni ora della mattina per ogni disciplina e aver tenuto d’occhio l’orologio attaccato al muro per il nostro orario di lavaggio mani in bagno per la merenda, il tempo/lezione effettiva che rimane è di circa un’ora sempre che non ci interrompano per comunicazioni o nuovi avvisi da far scrivere ai bimbi …. AAAAAAAAAAA … FERMATE IL MONDO VOGLIO SCENDERE!!!

Avete letto? E’ stato facile? Come? Avete l’affanno!!! Bene ecco come mi sento io da quando è iniziata la scuola, con l’affanno, sempre di corsa, a volte mi manca il tempo di correggere, di segnare i compiti, aggiornare il registro elettronico, di essere in regola con la lettura delle ultime circolari…ma LA DIDATTICA? Quale e che tipo di didattica riuscirà a formare i cittadini del domani, individui dotati di senso critico, in grado di stabilire DA SOLI, senza nessuna influenza esterna, ciò che in quel momento si può ritenere giusto da compiere? L’emergenza COVID ha messo in risalto molte delle problematiche della scuola di oggi, prima fra tutte le “classi pollaio”, dove convivono, in spazi stretti, anche 30 ragazzi sotto il controllo dell’insegnante, con la pretesa di poter seguire, allo stesso modo, il percorso evolutivo di ognuno, nel pieno rispetto delle 30 individualità, al fine di formare 30 persone perfettamente preparate al medesimo livello; individui pensanti e non robot di fronte alla televisione, capaci di esporci a cronache allarmanti e di far crescere le paure personali.  E allora meglio classi con pochi bambini, e il covid in questo ci ha costretto a ridimensionarne il numero a causa dei metri quadrati a disposizione di ognuno all’interno dell’aula con il distanziamento previsto dal DPCM.

E gli insegnanti? Parliamoci chiaramente: per conoscere le problematiche legate alle difficoltà di bambini BES con bisogni educativi speciali e bambini DSA con disturbi specifici dell’apprendimento, mi è capitato di iscrivermi in gruppi di genitori e sono emerse figure di colleghi o presunti tali che, non tenendo conto della certificazione dei bambini in questione, si sono permessi di correggere errori ortografici ad un bambino disortografico o di far ricopiare in bella copia un testo scritto male da un bambino disgrafico. Oppure ho letto di insegnanti alla scuola secondaria che leggono e spiegano i versi della Divina Commedia con la modalità di un libro stampato senza suscitare emozione allo stesso livello di Benigni quando, durante la sua esibizione , legge i versi del Paradiso come se fosse Dante in persona. E magari, fra questi, spicca quella prof di filosofia che ti incanta mentre ti racconta di Platone come fosse un amico con il quale è andato a cena e ci infila spezzoni della sua vita privata strappando una risata e un’ovazione nel finale… ma no quella è solo pazza e non fa bene il suo mestiere ma è l’unica che rimane nel cuore ai ragazzi.

E le maestre? Vanno difese (scusate se sono di parte!), sempre! Se i genitori parlano male delle maestre devono sapere che stanno “violentando” una parte della sfera affettiva del bambino per quel binomio maestra-alunno che si viene a creare dal momento che il bambino varca la soglia della scuola. Ma ci sono eccezioni anche lì, come quel collega che, mentre i ragazzi ricopiavano quello che aveva scritto alla lavagna, con il custode a controllare, lui sì proprio lui …andava a pagare la bolletta del telefono all’ufficio postale vicino alla scuola… e i bambini ricopiavano che i SENSI NEL CORPO UMANO SONO 4: LA VISTA, L’UDITO, IL GUSTO E L’OLFATTO… e il TATTO??? Tempi passati… E allora c’è chi suggerisce un bel test per valutare la capacità di insegnamento e di creare emozioni mentre si impartisce la lezione.

E per finire i GENITORI: c’è il genitore tuttologo, il genitore pedagogista e lo psicologo o quello che sa insegnare le divisioni meglio della maestra. Per non parlare delle CHAT dove viene fuori il meglio di mamme saccenti o sempre scontente che non si accorgono di rovinare i propri figli.

INSOMMA, cara Azzolina hai il tuo bel da fare e stai attenta a non sbagliare, i ragazzi hanno bisogno di andare a scuola per accrescere non solo la loro FORMAZIONE DISCIPLINARE ma anche e soprattutto quella EMOTIVA e SENTIMENTALE perché come diceva il mio amico PLATONE: LA MENTE SI APRE QUANDO SI APRE IL CUORE. Meditate colleghi meditate!