La Juventus non supera il Porto e fa cadere il sipario sulla 66ª edizione della Champions League. La squadra di Pirlo, pur essendo favorita, non è riuscita ad accedere ai quarti di finale.
Tanto si è detto e tanto si dice su questa ennesima esclusione. Noi abbiamo parlato con uno dei volti più noti del Calcio italiano che ha disputato anche quattro stagioni con la maglia della Juventus: José João Altafini.

D. Altafini, la Juventus continua a non vincere in Europa e nemmeno a convincere…
R. La squadra è forte, ma sembra che ci abbia una maledizione…

D. La “maledizione” delle sconfitte della Juventus nelle finali europee iniziò il 30 maggio 1973 quando la squadra bianconera, allenata da Čestmír Vycpálek, fu battuta dall’ Ajax di Johan Cruijff. E’ casuale o c’è qualcosa in più?
R. Nella sconfitta del 1973 l’Ajax vinse perchè era più forte. Come del resto in tutte le altri finali: vince chi è più forte. Non c’è maledizione…

D. Cosa ricorda di quella finale di Coppa dei Campioni giocata presso lo Stadio Stella Rossa di Belgrado che lei disputò con la maglia numero 7?
R. L’Ajax, ripeto, era più forte. Andarono subito in vantaggio con Rep e hanno controllato la partita nonostante che sbagliarono tre, quattro goal. L’Ajax meritava di vincere.

D. Secondo lei, ritornando alla partita di martedì sera 9 marzo scorso, quanto può aver determinato l’esclusione della Juventus nella Champions League guidata da un allenatore inesperto come Andrea Pirlo?
R. Nella Champions League, a parte la bravura, occorre anche molta grinta. Una squadra quando è forte deve essere forte anche nelle convinzioni. La Juventus ha dominato la partita e poteva fare goal in ogni momento, ma non è andata bene. Purtroppo è mancato Ronaldo che è stato nullo in tutta la partita.

D. A parer suo, conviene investire sulla formazione di una rosa più competitiva di giovani o puntare su un campione come Ronaldo per vincere la Champions League?
R. Una squadra è composta da giocatori giovani e da giocatori di una certa età e tra loro si amalgamano. Un insieme di giocatori giovani e di giocatori vecchi possono fare una squadra. Comunque, la Juventus ha una rosa di giocatori che in Italia ce ne sono poche.