Se già da Settembre gli studenti dell’ultimo anno sono focalizzati sull’esame di maturità con l’arrivo di Marzo e dei fatidici “cento giorni” i maturandi realizzano quanto sia vicina la fine del loro percorso. Gli esami sono il punto messo accanto alla parola fine su un libro che racchiude anni di gioco, studio, stress e anche gioie; è il momento di transizione da adolescenza a età adulta. Ogni studente pensa già a giugno, chi con sollievo e chi con nostalgia… la scuola è un luogo che si odia e si ama, ci passiamo una vita intera e al momento dei saluti ci rendiamo conto di quanto questi lunghi anni non siano altro che un insieme di attimi ognuno dei quali ci ha reso ciò che siamo. La maturità è la fine di un percorso e l’inizio di un altro; chi su altri libri cercando di fare della propria passione un mestiere e chi nel mondo del lavoro perché di libri e interrogazioni ne è saturo. Sono gli ultimi mesi fra le braccia della mamma; non pensate a ciò che accadrà, godetevi il momento perché non tornerà più. Sorridete alle brontolate degli insegnanti perché se si arrabbiano significa che a voi ci tengono, aiutatevi fra compagni perché solo stando uniti riuscirete ad affrontare serenamente le prove e preparatevi al meglio per Giugno perché gli esami passano in un attimo ma quello che avete imparato lo porterete con voi. Mancherà a tutti la scuola: mancherà il professore stressante, la bidella che urla e persino il compagno secchione. È inevitabile, anche chi non ha mai amato lo studio ricorderà con gioia i momenti passati in aula con le spiegazioni di storia, le funzioni che ora nemmeno sai studiare e le ore di buco passate a fare i compiti per l’ora dopo oppure alla macchinetta del caffè. “Gli esami sono vicini” cantava Venditti e fra poco questa canzone la sentirete spesso perché gli anni passano ma le usanze restano. Godetevi ogni nota di quella canzone perché solo e solamente quest’anno ne sarete protagonisti. E non aspettate con ansia la fine perché è solo l’inizio.