“Lo shock economico da coronavirus è senza precedenti” esclamano quotidianamente i media con tono autoritario come a ricordarci che, anche durante una pandemia, il denaro è comunque la prima cosa della quale la maggior parte delle persone si preoccupa. Il nostro futuro è compromesso, ma lo era già prima, noi giovani siamo in balìa di un avvenire che non possiamo gestire, col rischio di dover andare altrove per perseguire i nostri sogni e forse costretti a mettere in secondo piano le nostre passioni e aspirazioni a favore di un impiego che non ci soddisfa.

È a rischio non solo la nostra economia (già fortemente compromessa dai vari precedenti storici e non) ma anche la nostra identità dato che tutti quei numeri che troviamo accanto alla voce “decessi giornalieri” sono in realtà nomi e cognomi. Sono gli anziani i più colpiti, persone con un passato da raccontare e con molti insegnamenti da poter trasmettere alla nostra generazione.

Ma non ci deve far paura ciò che sarà! Perché viviamo oggi nell’ottica del domani perdendo così un giorno in più che, alla fine, è un giorno in meno di quelli che abbiamo a disposizione? Questo brutto periodo ci ha dimostrato che non siamo immortali, che niente è scontato e che è importante vivere sempre a pieno la vita. Quindi dimentichiamoci dell’angoscia, con la consapevolezza che sarà difficile e ricordiamo di chi non c’è più perché abbiamo perso una ricchezza immensa: la trasfigurazione del passato. E allora ricordiamoci di chi non è più con noi, piangiamo le persone e non il denaro che non avremo. Sono le persone la vera ricchezza; gli anziani sono la memoria e tenete bene a mente che senza passato non c’è futuro.