Analogamente a Firenze e Pisa anche Pescia ha un corso d’acqua che divide il centro storico.

A Firenze, sul lato destro dell’Arno, vediamo, benché costruiti in tempi differenti, sia il duomo sia il battistero sia il palazzo della Signoria, mentre a Pisa, sul lato destro del medesimo fiume, troviamo la cattedrale insieme con la torre e di fronte il battistero, ed il palazzo comunale sul fianco sinistro.

 

Uscendo dall’Italia: a Londra, sul lato sinistro del Tamigi c’è la casa del Parlamento, mentre su quello destro troviamo la residenza dell’arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa anglicana; a Parigi, sul fianco destro della Senna, svetta il Municipio e su di una isola, proprio come l’isola Tiberina a Roma, si erge la cattedrale di Notre Dame.

 

La natura di Pescia “città doppia” è tuttora ben visibile: sul fianco destro del torrente Pescia si trova il polo commerciale e politico, mentre su quello sinistro troviamo il centro religioso, il cui fulcro era la pieve, poi cattedrale di Santa Maria.

Un settantennio separa le prime testimonianze documentarie giunte fino a noi inerenti alle prime notizie dei due poli: la pieve di Santa Maria (951) ed il castello di Bareglia (1018). Si ritiene che il primo nucleo insediativo che darà forma al centro urbano di Pescia sia sorto ai piedi del castello di Bareglia ed intorno alla chiesa dei Santi Stefano e Niccolao.

 

La particolare morfologia ed idrografia delle terre circostanti farà sì che il lato destro del Pescia si sviluppi verso mezzogiorno, ma sempre adiacente al corso del fiume, dove troverà sede quella che è oggi piazza Mazzini, dove la scenografica teoria dei palazzi, che fanno da contorno alla piazza dal lato di ponente, hanno pressoché tutti l’ingresso sull’attuale Ruga degli Orlandi.