Dopo l’inaspettato successo dello scorso anno, i dipendenti e il direttore Mauro Pellicci della Coop di Borgo a Buggiano ci deliziano del loro calendario 2021 il cui ricavato sarà devoluto in finalità benefiche.
Il tema di questa nuova edizione è dedicato interamente alla donna che compare mensilmente ritratta a colori durante l’esplicazione della sua quotidinità.
Maria Rosaria Nardo, una delle principali promotrici di questo calendario, ce ne parla nell’intervista che segue.
Quali sono le motivazioni che hanno spinto la pubblicazione di questo calendario?
«Le motivazioni della pubblicazione sono semplici. Lo scorso anno la pubblicazione del nostro primo calendario è stata molto apprezzata e quindi fu deciso di ripeterlo. Il calendario in programma sarebbe dovuto essere diverso ma la pandemia ci ha bloccato. Io non mi sono arresa e ho deciso di continuare favorita dal supporto dei miei colleghi. Non è stata semplice la realizzazione perchè le fotografie venivano fatte durante l’orario di apertura e quindi con la presenza dei clienti in negozio che a volte mi guardavano impauriti e sospettosi. Personalmente ringrazio tutti dal mio direttore di negozio, Mauro Pellicci, i miei colleghi e la sezione soci che ci ha aiutato economicamente».
Può illustrarci il suo contenuto?
«Il calendario rappresenta momenti lavorativi di tutti noi dipendenti durante l’anno corrente. Siamo tutti mascherati ma dall’espressione dei nostri occhi si percepisce il sorriso nel nostro impegno quotidiano ma anche una forma di nervosismo dovuta a questa pandemia che continua a renderci le nostre giornate lavorative non facili da superare. Le foto sono state fatte tutte all’interno del negozio dopo l’autorizzazione avuta dalla sede centrale della Coopfi».
Quali saranno i destinatari del ricavato?
«Destinatario anche quest’anno sarà l’Ospedale Meyer di Firenze. Essendo prevalentemente personale femminile e di conseguenza mamme crediamo molto nell’attività dell’Ospedale Meyer anche se, in particolare quest’anno,in tanti avrebbero avuto bisogno di un aiuto economico. Spero che anche quest’anno come l’anno scorso il ricavato della vendita del calendario che sarà a offerta libera sia raddoppiato dalla Coopfi».
Secondo lei, quale messaggio infonde la pubblicazione di un calendario realizzato nell’ambito di un ambiente di lavoro?
«Il messaggio che secondo me infonde la realizazzione di questo calendario è la bella unione di un gruppo lavorativo dal direttore a tutti noi dipendenti. E’ bello sapere che con un nostro minimo impegno collaboriamo ad un iniziativa importante come quella del Meyer e io spero che il nostro esempio venga preso in futuro anche da altri negozi Coopfi visto che la Cooperativa si impegna sempre per ridurre le disuguaglianze e sostenere le associazioni che si occupano di povertà, disabilità, violenza di genere e di disagio giovanile».