E’ morto Paolo Rossi. Il protagonista del Mundial di Spagna ’82 si è spento all’età di 64 anni a causa di una patologia incurabile dopo quattordici giorni dalla morte di Diego Armando Maradona.
Tutti ricordiamo Paolo Rossi con le maglie di L.R. Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Verona, ma soprattutto con quella della Nazionale Italiana nella quale disputò 48 partite realizzando 20 goal.
Paolo Rossi è stato calcisticamente una figura emblematica per quei mitici anni ’80 che, indossando la maglia della Juventus, riuscì a vincere tutte le competizioni nazionali e internazionali, tranne la coppa Uefa.
I funerali saranno celebrati a Vicenza dove visse gli anni giovanili e dove avvenne l’esordio nel mondo del calcio professionistico nelle file bianco-rosse del L.R. Vicenza.
Anche il nostro giornale tributa un doveroso omaggio a questo calciatore grazie all’ intervento dell’indimenticato portiere anche della Nazionale Italiana Dino Zoff.

Zoff, anche Paolo Rossi silenziosamente e improvvisamente ci ha lasciato…

Purtroppo sì. Non si sapeva la gravità della situazione. Lui è stato sempre così e non ne ha parlato, quindi, questa batosta è stata come un fulmine a ciel sereno. Effettivamente è stata una cosa pesante…

Come le piace ricordare questo suo collega nella Juventus e nella Nazionale?

E’ stato un giocatore straordinario, naturalmente, anche perchè i numeri sono numeri come i goal che ha fatto. Anche come persona era straordinaria perchè era a modo, umile, spiritoso ed era piacevole starci insieme. Era una persona corretta, completa e sempre con una certa tranquillità.

Quali erano le sue caratteristiche inconfondibili calcistiche?

La sua rapidità sia di spostamento materiale, sia di percezione e di rigore. La cosa straordinaria era che faceva sempre la cosa giusta al momento giusto. Queste cose non si imparano, ma si hanno dentro.

Quali partite indimenticabili ha disputato con Paolo Rossi?

Sono tantissime, soprattutto quelle che abbiamo giocato insieme nella Juventus per oltre un anno. Poi in Nazionale quelle disputate sia in Argentina nel 1978 che quelle disputate nell’esplosione del Mondiale 1982 in Spagna. Certamente l’incontro con il Brasile, dove fece tre goal ad una grande squadra così, credo che sia rimasto nel cuore di tutti.

Secondo lei, quali sono gli aspetti caratteristici di Paolo Rossi da renderlo protagonista della storia del Calcio italiano?

La qualità, le giocate, lo stare in campo, i numeri dei suoi goal… sono tutte componenti che completano il suo comportamento.