Televisione in lutto: venerdì 24 febbraio scorso è morto Maurizio Costanzo. Tra i più accreditati protagonisti del teleschermo, si è spento all’età di 84 anni.
A Costanzo va il merito di aver prodotto e condotto numerosi programmi di successo, tali da intrattenere milioni e milioni di telespettatori per tanti anni consecutivi.
La sua indiscussa professionalità non ha segnato storicamente soltanto il mondo televisivo. È stato un raffinato sceneggiatore, giornalista, autore di saggi e articoli su più testate, alcune delle quali ha anche diretto; ma alla sua penna si devono anche libri di saggistica, letteratura, teatro e pure testi di canzoni.
In questa nostra intervista lo abbiamo ricordato con il noto cantautore Giuseppe Cionfoli, che spesso ci delizia dei suoi graditi interventi. 

D. Cionfoli, la scomparsa di Maurizio Costanzo cosa le suscita?
R. «Mi suscita un bellissimo ricordo di un incontro che ebbi con lui nel 1984, quando partecipai a Madison Square Garden di New York con il Maurizio Costanzo Show e fu una esperienza eccezionale».

D. Come valuta la sua carriera televisiva?
R. «La carriera di Maurizio è stata meravigliosa. È stato lui l’inventore di alcuni top shows che durano e dureranno per sempre».

D. Ritiene che l’apporto fornito da Costanzo alla TV italiana abbia determinato un processo evolutivo?
R. «Certo che ha determinato un processo evolutivo la TV fatta da Maurizio Costanzo ed è normale che sia così». 

D. Per quali ragioni, secondo lei, è stato definito un “precursore”?
R. «È stato definito un precursore perchè è stato Maurizio a iniziare alcuni programmi che poi sono continuati negli anni e continueranno ancora».

D. Ritiene che si possono avanzare delle critiche sul suo operato?
R. «Ognuno può dire qualcosa… Il pregio più grande che Maurizio aveva, credo, sia stato quello che quando prendeva una persona sotto le sue ali la portava avanti sempre. Questo è bello. Ed è quello che fa sua moglie Maria con Amici e in tutte le trasmissioni che promuove e conduce». 

D. Secondo lei, a quale orientamento politico si ispirava Maurizio Costanzo?
R. «Maurizio era di sinistra ed era quello il suo indirizzo politico. Mi riferisco alla sinistra vera non a quella di oggi…».

D. Costanzo è stato autore anche di canzoni. Cosa può dirci in merito?
R. «Lui è stato autore nel momento d’oro della canzone italiana. La canzone Se telefonando cantata da Mina è stata la pietra preziosa messa su un anello di oro zecchino o di platino. Grande autore e grande sensibilità. Carlo, se non hai la sensibilità non puoi scrivere quelle canzoni».

D. Cosa possiamo imparare da lui?
R. «Possiamo imparare la perseveranza nel lavoro da svolgere. Maurizio ha perseverato e lavorato sempre. È chiaro che quando si acquista potere come lui è molto più facile».

D. Per quali ragioni mancherà agli italiani?
R. «Sicuramente mancherà il Maurizio Costanzo Show per tutti. Era una trasmissione che, ognuno di noi, la sera seguiva per vedere chi partecipava e se accadeva qualcosa di particolare. Questo, penso, che mancherà a tutti».