Marco Niccolai è di nuovo candidato del Partito Democratico al consiglio regionale. L’occasione ci consente di rivolgergli alcune domande.

D. Secondo lei, cosa si può fare e in quali modi si può affrontare la disoccupazione nella Regione Toscana?
R. Girando molto sul territorio, mi sono reso conto di quanto siano reali e preoccupanti i dati che IRPET ha rilasciato negli ultimi tempi riguardo alle proiezioni di disoccupazione in Toscana. Io riguardo a questo problema ho un’idea precisa, che si può definire “classica”, ma che ritengo la più funzionale a tamponare la problematica e riattivare il circuito economico: una dose massiccia, e mirata, di investimenti pubblici. Investimenti che non dovranno riguardare solo le grandi opere: i Comuni, le Province, e le Regioni devono essere messi nelle condizioni di realizzare piani di piccole opere, come le manutenzioni delle strade e delle scuole. È un modo anche per sostenere il tessuto delle piccole e medie imprese. Proprio per questo in questi anni mi sono battuto per sbloccare gli investimenti sulla viabilità: in Valdinievole in questo 2020 parte il cantiere per il terzo lotto della variante del Fossetto nei Comuni di Massa e Cozzile e Montecatini, tra 2021 e 2022 finalmente realizziamo la variante che libererà il paese di Castelmartini dal traffico pesante. Tutti finanziamenti regionali. A fine 2020 la Provincia ci consegnerà il progetto che ci dirà i costi precisi della variante esterna al paese di Collodi, opera attesa da troppi anni ed essenziale per lo sviluppo turistico, per il distretto cartario e per la qualità della vita dei cittadini. Dobbiamo farci trovare pronti con i progetti così da concretizzarle con le risorse che arriveranno dall’Europa nei prossimi mesi. Ecco perché mi batto per sbloccare questi percorsi: abbiamo bisogno di strade più funzionali e sicure.

D. Quali finalità politiche, economiche e sociali intende perseguire nella prossima legislatura?

R. Per quanto riguarda il nostro territorio mi voglio concentrare su tre punti: viabilità, sanità e turismo. Rispetto alla viabilità, le opere per le quali abbiamo iniziato la progettazione, dovranno vedere nei prossimi anni il finanziamento e la realizzazione: dunque la viabilità alternativa al centro di Collodi, essenziale per lo sviluppo turistico ed il distretto cartario, il bypass al centro abitato di Lamporecchio, il completamento del collegamento tra Valdinievole Ovest ed Est con la variante a Castelmartini (in realizzazione nel 2022) e il rifacimento del c.d. Vialone del Melani. Rimane essenziale anche andare avanti con il riordino viario di Pieve a Nievole, data la sua centralità per gli spostamenti dalla Valdinievole verso Pistoia.
Per quanto riguarda la sanità, la Regione ha già stanziato circa 2 milioni di euro di nuovi investimenti per l’ospedale di Valdinievole. Che serviranno a realizzare i lavori di risanamento sismico dell’ospedale e il polo pediatrico all’interno dell’ospedale. Così da togliere l’osservazione breve dei bambini dal pronto soccorso e definire percorsi dedicati ai più piccoli. Per quanto riguarda le Case della Salute, occorre concludere il percorso iniziato in questi anni. Realizzando quella di Ponte Buggianese e completando quella di Monsummano. Per Montecatini occorre una riflessione più attenta: è impensabile tenere vuoti gli immobili dell’ex imbottigliamento nella zona termale che l’Asl ha acquistato. Bisogna spostare in quella sede tutti i servizi di sanità territoriale attualmente “dispersi” a Montecatini, la sede della medicina sportiva (unica della nostra Asl Toscana Centro) e realizzando in quel bellissimo contesto un polo sanitario dedicato alla medicina riabilitativa e sportiva. Per quanto riguarda il turismo, la realizzazione della viabilità esterna al paese di Collodi è il passo essenziale per valorizzazione turistica legata a Pinocchio: anche per questo mi sono battuto molto sul tema e continuerò a farlo. Occorre aumentare gli sforzi promozionali per la valorizzazione delle Terme, del Montalbano e degli splendidi paesi delle colline. In questo senso occorre sostenere progetti per il recupero degli oliveti abbandonati e investimenti sull’agricoltura biologica e di qualità, oltre a quelli per la produzione floricola dopo il “salvataggio” del mercato dei fiori di Pescia avvenuto nel 2016 grazie a 3 mln di euro da parte della Regione. La mia attitudine alla politica, poi, rimarrà sempre la stessa: essere costantemente presente sul territorio, a contatto con le persone.

D. A suo avviso, a prescindere il Covid-19, quali sono i virus da debellare con gli anticorpi della politica?

R. Credo che innanzitutto ci si debba impegnare per debellare l’idea che il virus sia la politica. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla nascita di sentimenti anti-politici fortissimi in tutto l’Occidente, che nel nostro paese si sono concretizzati in realtà movimentiste e personaggi politici che demonizzano la politica.
Per far questo occorre recuperare il senso che senza una progettualità, senza una visione di insieme, il “fare” rischia di perdere senso, invece ogni azione deve essere coerente con una visione più ampia, con un pensiero. Il mio è quello di una società più solidale, che è totalmente diversa da una società attanagliata dal virus di un esasperato individualismo.

D. Perché un elettore dovrebbe votare per il centro-sinistra?

R. La politica non è solo “fare”, anche perché le scelte esprimono sempre un pensiero che le precedono. Si guardi alla sanità: in Lombardia, dove governa il centrodestra da sempre, la sanità privata rappresenta quasi la metà della spesa sanitaria della Regione (più del 50% della spesa sanitaria), con i disastrosi effetti che sono sotto gli occhi di tutti. Dove amministra il centrosinistra la sanità pubblica rimane centrale e di gran lunga prevalente: in Toscana la sanità privata rappresenta il 3 per cento della spesa sanitaria. Chi non vuole andare verso un modello centrato sulla sanità privata come invece avviene da sempre nelle Regioni governate dal centrodestra, non ha che un’unica scelta: votare per il centrosinistra. La nostra sanità ha sicuramente problemi da affrontare e aspetti da migliorare ma anche la forza della risposta alla crisi Covid-19 data dalla sanità toscana ha dimostrato ancora una volta la qualità degli operatori sanitari e delle scelte di politica sanitaria fatte negli anni dal centrosinistra.