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Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme. Un sodalizio cavalleresco presente in 23 paesi del mondo impegnato in opere caritatevoli | intervista di Carlo Pellegrini

In questa società, dove spesso l’egoismo e l’indifferenza hanno il sopravvento, operano attivamente istituzioni cavalleresche con buone azioni e iniziative solidali rivolte a strati sociali particolarmente disagiati.
Nella preziosa intervista, gentilmente rilasciataci dal Gran Priore d’Italia dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, S.E. Cav. Gr. Cr. Giovanni Ferrara, conosciamo non solo il glorioso passato di questo plurisecolare sodalizio cavalleresco, bensì le sue numerose attività umanitarie che, in modo egregio, sostiene tutt’oggi.

D. Nella luminosa realtà cavalleresca emergono vari Ordini Militari e Ospedalieri di San Lazzaro di Gerusalemme. Eccellenza, qual è, a pare suo, quello più affidabile e conforme all’ordine cavalleresco?
R. Cercando su internet troviamo alcune organizzazioni denominate “Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme”, così come troviamo vari “Ordini” che si rifanno al Sovrano Militare Ordine di Malta o all’Ordine Costantiniano di San Giorgio, di cui esistono solo tre Gran Magisteri ufficialmente riconosciuti. L’Ordine di San Lazzaro che io ho l’onore di rappresentare come Gran Priore d’Italia, ed a cui Lei richiede l’intervista, è l’unico che tutt’ora rispetta le tradizioni storiche, in quanto, oggi come ieri gode della protezione della Casa Reale di Francia, “Protezione” che è stata concessa da Filippo IV il Bello nel 1308 e confermata da tutti i suoi successori fino al 1830 (ultimo re di Francia: da questa data la protezione è mancata per mancanza di un re). La protezione è stata riconfermata da Enrico VII, Conte di Parigi, Duca di Francia e Capo della Casa Reale di Francia al Capitolo Generale del 12 settembre 2004 nella Cattedrale di Orleans, con la nomina di suo nipote, S.A.R. il Principe Charles-Philippe d’Orleans, a 49° Gran Maestro. A sostegno della mia affermazione il fatto che, oggi come nel passato, tutti i nostri Gran Maestri erano o sono membri della Casa Reale di Francia ed alcuni sono diventati re: il Duca di Berry, 42° Gran Maestro e futuro Luigi XVI, e Stanislao Saverio, 43° Gran Maestro, futuro Luigi XVIII. Considerando i fatti e le circostanza ritengo che gli studiosi della materia storico-cavalleresca possano essere d’accordo con me che l’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, erede e continuatore delle tradizioni dell’antico Ordine gerosolimitano, sia quello sotto la protezione della Casa di Francia.

D. Quali sono i tratti rilevanti delle origini e delle antiche finalità dell’Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme?
R. E’ uno tra i più antichi e gloriosi Ordini presenti in Terra Santa, prima delle crociate. Pierre Belloy, avvocato generale del Parlamento di Tolosa, fece pubblicare nel 1604 il suo lavoro: «De l’Origine et istitution des divers Ordres de Chevaliers tan ecclesiastiques que profanes» e al Cap. 9 p. 126, dedicata all’Ordine di San Lazzaro scrive: «L’Origine di questo Ordine, risalirebbe all’anno del Signore 72 d.c., e sarebbe stato istituito per la difesa dei Cristiani, dopo la morte di Gesù Cristo, perseguitati dai Sadducei, dai Farisei e dai Romani».
E’ certo però, secondo le testimonianza di S. Gregorio di Nazianze che, in uno dei sobborghi di Cesarea, esisteva un magnifico ospedale, talmente grande da sembrare una città, la cui costruzione sarebbe stata iniziata da San Basilio nel 370 – 371, e da Monaci Armeni. Comunque la maggior parte degli storici concordano con l’affermazione di Papa Paolo V (1552-1621), nella sua bolla «Inter Assiduas», dove dichiara che l’Ordine esisteva nel 369 d.c. durante il pontificato di San Damaso I, quando San Basilio Magno era Arcivescovo di Cesarea.
L’Ospedale, era sotto la protezione della Chiesa Melchita Ortodossa e i Monaci Armeni indossavano un saio nero con una croce verde piana (solo nel XVI secolo divenne biforcata). I Lazzariti avevano adottato la regola di San Basilio (lavorare assistendo gli ammalati, soprattutto i Lebbrosi emarginati e pregare tutte le ore del giorno, con la recita di 1.300-1.400 Padre Nostro al giorno) <Ora et labora>.
I Cavalieri di San Giovanni (Malta), del Santo Sepolcro e Templari che si ammalavano di lebbra venivano ammessi nella confraternita dei Lazzariti e curavano i lebbrosi. Dopo la presa di Gerusalemme, nel 1099, molti crociati ritennero di aver esaurito la loro missione e fecero ritorno alle loro case. Questo creò problemi all’organizzazione militare. Golfredo di Buglione nel visitare gli ospedali dei lebbrosi si era reso conto che molti cavalieri malati di lebbra, che avevano preso i voti dei Lazzariti, erano in grado di combattere. Fu così che iniziò il percorso evolutivo dell’organizzazione dei Frati di San Lazzaro, divenendo anche militare. Questo cambiamento indusse anche ad adottare una nuova Regola, quella di Sant’Agostino, più consona alla nuova vocazione. L’Ordine di San Lazzaro rimase soprattutto un Ordine Ospedaliero ma la militarizzazione aumentò il numero di aristocratici che entrarono nei suoi ranghi.


D. Può illustrarci le sue caratteristiche attuali che lo distinguono da altri ordini cavallereschi?

R. L’Ordine di San Lazzaro si ispira ad un percorso ecumenico accogliendo tra i suoi membri tutti i Cristiani, completando così la definizione della propria vocazione: curare i più diseredati operando per l’unità dei Cristiani in uno spirito di cavalleria. Questo spirito ecumenico porta alla piena unità della Fede; questa collaborazione permette di scoprire una fratellanza ritrovata e mette in opera la legge nuova dello spirito di carità. I Membri partecipano a coraggiosi progetti dove possano trionfare il rispetto dei diritti e dei bisogni di tutti, in particolare dei poveri, degli umiliati e degli indifesi.


D. In quali classi e gradi si suddivide quest’ Ordine?
R. Secondo la natura nell’Ordine si entra dal grado più basso, questo perché “molti sono i chiamati e pochi gli eletti”. Il Postulante per passare ai gradi superiori e diventare “Cavaliere” deve dimostrare di perseguirei i fini dell’Ordine e sostenere le iniziative caritatevoli:
1° grado: Fratello (BLJ) – Sorella (SBLJ);
2° grado: Fratello Servente (SBLJ) – Sorella Servente (SSLJ)
3° grado: Cavaliere (KLJ) – Dama (DLJ)
4° grado: Cavaliere Commendatore (KCLJ) – Dama di Commenda (DCLJ)
5° grado: Cavaliere di Gran Croce (GCLJ) – Dama di Gran Croce (GCLJ)
6° grado: Cavaliere di Gran Croce decorato del Collare (GCCLJ) – Dama di Gran Croce decorata del Collare (GCCLJ)
Per i Cappellani:
1° grado: Cappellano (ChLJ);
2° grado: Cappellano Decano (SchLJ);
3° grado: Cappellano Ecclesiastico (ECLJ);
4° grado: Cappellano di Gran Croce (GCLJ)
Agli aspiranti cavalieri che provino la nobiltà di almeno 200 anni del quarto avo paterno può essere concessa la croce di giustizia. La documentazione viene esaminata dalla Commissione Araldica del Gran Priorato che verifica tutti i documenti presentati in originale o copia autentica assieme all’albero genealogico.
In seno all’Ordine esiste anche un Ordine di Merito che viene conferito anche a persone che non fanno parte dell’Ordine.


D. Quali attività filantropiche sostiene questo Ordine? Perchè?
R. L’Ordine opera in circa 23 paesi nel mondo, con la costruzione di dispensari, scuole, invio di denaro, indumenti, cibo, medicinali ed attrezzature sanitarie. Sul nostro sito web www.oslj-italia.it, con chiarezza e trasparenza annualmente viene pubblicata la relazione del Grande Ospedaliere (che attualmente sono io). Quella presentata nel 2018, per l’anno 2017 nella riunione dei Capi Giurisdizionali ammonta ad un valore di € 4.143.699.
Per citare alcune opere: Haiti: costruzione di un complesso scolastico; Sri Lanka: costruzione casa per i lebbrosi; Congo: costruzione di un dispensario; Irak costruzione di un centro accoglienza per cristiani; Madagascar: costruzione di una scuola materna; Burkina Faso: costruzione di un dispensario
Il 13 settembre a Varsavia ci sarà il Capitolo internazionale in cui presenterò la relazione a tutto il 2018.
Il perché ? perché siamo Cavalieri Cristiani e perseguiamo le vie evangeliche della carità.


D. Secondo lei, perchè è così importante diventare “cavaliere di San Lazzaro”? Chi sono oggi i cavalieri di San Lazzaro?
R. Questa è una bella domanda a cui faccio fatica a rispondere. Ritengo che essere Cavalieri sia una questione mentale, una forza d’animo. Il mondo degli ordini cavallereschi è molto complicato. Ci sono persone che fanno collezione di insegne di Ordini Cavallereschi più o meno riconosciti, solo per la vanità di fregiarsene in qualche occasione, come il pavone che apre la coda per farsi ammirare.
In questo mondo globalizzato e industrializzato, dove si assopiscono sempre più i valori umani e Cristiani, lasciando spazio a giochi di potere, al consumismo sfrenato, all’inquinamento, alle caste che accumulano profitti a discapito dei più deboli, abbracciare i valori della vera “Cavalleria Cristiana”  potrebbe essere quella luce di speranza per un mondo migliore.
I Cavalieri di San Lazzaro oggi sono Gentiluomini e Dame di fede Cristiana che applicano il pensiero caritatevole francescano. Non possiamo debellare la povertà nel mondo ma con il nostro operato caritatevole cerchiamo di portare la speranza di un mondo migliore.


D. Quali rapporti l’Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme ha stabilito nel corso dei secoli, con la Chiesa cattolica?
R. L’Ordine fin dalla sua costituzione è sempre stato un ordine indipendente da Sovrani e Pontefici. Oggi come dalla sua fondazione i Gran Maestri vengono eletti con il voto sovrano dei cavalieri. Nel XII secolo la sua tripla vocazione: la cura dei lebbrosi, l’evoluzione spirituale dei suo membri e la difesa della Terra Santa, si afferma come un’insostituibile istituzione in seno alla Chiesa Cattolica. L’11 aprile del 1255 Papa Alessandro IV emette la bolla papale <Cum a nobis petitur> che conferma la regola di Sant’Agostino conferendogli uno statuto pontificale. I Cavalieri di San Lazzaro sono prima di tutto Cavalieri Cristiani e osservanti dei dettami della Chiesa cattolica. Se come rapporti lei intenda con i vari papi e la Santa Sede, essi sono collegati alle storiche vicende tra i re francesi e i Papi, (il Clero francese e la Chiesa romana) iniziati da Filippo IV il Bello, messi in atto da Carlo VII, il 7 luglio 1438, con l’ordinanza <Prammatica Sanzione di Bourges> e che sono cessati con il concordato di Bologna del 18 agosto 1516 sottoscritto da Papa Leone X e Francesco I. Nella sua secolare storia l’Ordine di San Lazzaro ha ricevuto benevolenze, privilegi e benefici da parte dei vai papi:

1059: La prima bolla papale che legittima l’Ordine, accordando un certo numero di privilegi, è datata 1059. Tale bolla è citata, come referenza, in un’altra bolla “Inter Assiduas Dominici” del Papa Pio IV, datata 4 maggio 1565;
1227: Bolla del 04 agosto 1227: Papa Gregorio IX esentò l’Ordine da ogni tassa e con altra bolla del 26 novembre dello stesso anno, concesse una indulgenza di venti giorni a chi faceva elemosine all’Ordine;
1255: Bolla 11 Aprile 1255: Papa Alessandro IV con bolla “Cum a Nobis petitur” approva ufficialmente la regola di Sant’Agostino, conferendo così all’Ordine una statuto pontificale;
1265: Bolle 27 aprile e 5 agosto 1265, Papa Clemente IV concesse all’Ordine altri privilegi;
1318: Bolla del 1318, Papa Giovanni XXIII, con decreto, stabilì l’indipendenza dell’Ordine dsi Vescovi della Chiesa;
1567: Bolla del 1567, Papa Pio V “Sicut Bonus Agricola”;
1607: Bolla 16 febbraio 1607, Paolo V “Romanus Pontifex” istituisce il nuovo Ordine di Nostra Signora del Monte Carmelo a cui il 30 ottobre del 1608 verrà unito l’Ordine di San Lazzaro:
1668: Bolla Clemente IX del 5 giugno 1668 concessa agli Ordini Reali riuniti di San Lazzaro e del Monte Carmelo;
1772: Bolla “Militarium Ordimun Istitution” di Papa Clemente XIV che riconosce i benefici e i privilegi concessi da Pio V e Paolo V agli Ordini di San Lazzaro e di Nostra signora del Monte Carmelo, sia uniti e separati;
1928: Papa Pio XI, il 19 gennaio: espressione paterna per i migliori voti all’Ordine di San Lazzaro con speciale benedizione apostolica;
1987: Papa Giovanni Paolo II, riceve nei suoi appartamenti privati, per ben due volte, 1987 e 1992, alcuni Membri nell’Ordine di San Lazzaro e celebra la Santa Messa nella sua cappella privata.

Oggi la Protezione spirituale dell’Ordine è garantita da un Alto Prelato che è il garante della legittimità spirituale e il suo legame con la Chiesa Cattolica, ed è anche per questa protezione che le Giurisdizioni dell’Ordine si stanno costituendo anche come Associazioni private di Fedeli.


D. I giovani di oggi sono sensibili agli ideali cavallereschi?
R. I Cavalieri, oggi, vengono sempre associati alla storia delle Crociate, alla Tessa Santa, ad eroi con armatura sempre pronti a combattere, alla Aristocrazia e alle leggende. Oggi per molte persone i cavalieri vengono considerati un anacronismo. Siamo in epoca dove si paga con bitcoin e si “vive” nel mondo del web, dove tutto sembra facile. La maggior parte dei giovani non crede più nei valori di onore, nobiltà e servizio (ritengo che l’abolizione del servizio militare abbia influito molto sulla formazione della nuova generazione). Per alcuni essere cavalieri significa portare un distintivo all’occhiello per darsi prestigio o indossare un mantello in una Chiesa per distinguersi dagli altri. Per interessare i giovani ai valori della cavalleria moderna bisogna cambiare la comunicazione. Oggi i Cavalieri di San Lazzaro hanno deposto la spada e tolto l’armatura. Oggi i Cavalieri di San Lazzaro combattono contro la povertà e la fame nel mondo.


D. Sono numerosi i giovani cavalieri che militano nel vostro ordine?
R. Per avvicinare i giovani nel nostro Ordine abbiamo la categoria degli scudieri che è riservata ai giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni.
Nell’Ordine attualmente abbiamo circa 50 scudieri che arrivano principalmente da un ambiente cattolico. Essi partecipano alle attività caritatevoli dell’Ordine e sono grande aiuto e sostegno.

Al termine dell’intervista, queste sono le considerazioni finali del Gran Priore d’Italia dell’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, S. E. Cav. Gr. Cr. Giovanni Ferrara.
Fondato da una comunità di Monaci Armeni, la cui presenza «al di fuori delle mura di Gerusalemme» è testimoniata fin dall’III secolo, l’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme ha avuto per vocazione, dalla sua nascita, la cura della lebbra. Fino alla metà del XIII secolo, i membri dell’Ordine ancorché i loro Mastri, erano essi stessi lebbrosi, testimoniando così una comunione totale, nella sofferenza con i malati a loro affidati.
Da religioso ed ospedaliero l’Ordine diventa militare per prendere parte alla difesa della terra Santa.
Nel 1291, dopo la caduta di San Giovanni d’Acri, i Cavalieri di San Lazzaro sviluppano delle «Commende- lebbrosari» in tutta Europa.
L’Ordine di San Lazzaro, protetto dalla spoliazione dal Re di Francia, a partire da Filippo IV il Bello, aggiunge alla sua spiritualità basiliana ed augustea l’accoglienza di membri ortodossi e protestanti grazie all’ufficio di Luigi XVIII. Questa riforma è ancora presente oggigiorno nello spirito dell’enciclica «Ut unum sint» di Papa Giovanni Paolo II.
L’Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, presente in tutti i Continenti, persegue la sua missione iniziando dalle Commanderie, ad oggi aggiornate sotto forma di piccole Confraternite di fede, i cui Membri sono Uomini e Donne laiche, guidati nel loro impegno spirituale da Cappellani.