Tutti conosciamo e ammiriamo da quasi quarant’anni Franco Fasano nelle vesti di cantautore di successo.

Celebri sono le sue canzoni, alcune delle quali protagoniste al Festival di Sanremo. Altrettanto celebri sono quelle interpretate da grandi artisti come Mia Martini, Mina, Bruno Lauzi, Nicola Arigliano, Franco Califano, Iva Zanicchi, Mina, Fiordaliso, Massimo Ranieri, Raffaella Carrà, Loretta Goggi, Fausto Leali… Anche la canzone “Ti lascerò”, vincitrice della kermesse sanremese del 1989, appartiene al vasto repertorio di Franco Fasano, come appartengono alla sua penna numerose canzoni scritte per lo Zecchino d’Oro, a conferma così del suo indiscusso talento artistico.

Sabato pomeriggio 20 novembre avremo Franco Fasano a Montecatini Terme. Nei locali dello stabilimento Tettuccio, alle ore 16, sarà presentato il suo libro “Io amo. Dal Muretto di Alassio al Festival di Sanremo, dallo Zecchino d’Oro alle sigle per i cartoni animati e non solo!, che lo vede esordire anche nell’ambito editoriale.

In questa pubblicazione, scritta in collaborazione con Massimiliano Beneggi, Fasano ricostruisce mirabilmente il proprio intenso itinerario esistenziale nei contesti in cui è nato, vissuto e operato.

D. Fasano, da dove è nato questo suo libro e qual è stata la sua gestazione?

R. «L’idea è nata a Massimiliano Beneggi, che proprio durante il primo lockdown mi aveva fatto un’intervista a proposito di cartoni animati. Mi ha nuovamente contattato nel settembre dello scorso anno dicendomi se avevo mai pensato a scrivere un libro. Me lo avevano proposto in tanti. Però Beneggi mi ha convinto perchè possiede buona parte dei dischi italiani nei quali aveva scoperto il mio nome sotto il titolo di tante canzoni. E questo lo aveva molto incuriosito, perchè il mio nome non era riportato sotto le canzoni più famose, ma anche su canzoni minori. Quindi, questa cosa mi ha un po’ colpito. Beneggi è più giovane di me, ma si intende molto di teatro, di critica, di musica ed è legato alla tradizione».

D. Quale storia si nasconde nelle pagine di “Io amo”?

R.«Non c’è nulla di nascosto. C’è soltanto il setaccio delle cose belle che ho vissuto, più o meno famose, e, soprattutto, il libro vuole mettere in luce i nomi “nascosti” (perchè non tutti sono famosi) che hanno scritto canzoni ben note. Quindi, vuole rivalutare la figura dell’autore, che purtroppo è sempre sotto la punta dell’iceberg degli interpreti che incarnano le idee e le canzoni di tanti cantautori della nostra storia».

D. Cosa l’ha sorpresa di questo suo libro?

R. «Mi ha sorpreso, innanzitutto, l”averlo fatto. E’ un libro che si legge tutto di un fiato ed è molto vero, spontaneo e molto parlato, almeno per la mia parte, che è in corsiv e si sposa bene con quella in stampatello di Massimiliano Beneggi, che inquadra storicamente il periodo in cui io racconto quello che ho scritto e quello che mi è successo. E’ un libro che ha poi una grande particolarità: alla fine di ogni capitolo ci sono dei QR code che rimandano ai link dove ascoltare le canzoni trattate. Ci sono anche foto con commento».

D. Quale messaggio vuole trasmettere ai lettori?

R. «Non voglio trasmettere nessun messaggio. I lettori si sentiranno partecipi emotivamente perchè io non sono sempre protagonista artistico delle cose che racconto. Sono protagonista dell’epoca di cui parlo: per esempio, quelle dei Campionati del mondo di Calcio del 1982, dell’elezione di papa Wojtyła, dei tanti festival di Sanremo, che mutano negli anni. Prima festival delle canzoni, poi festival delle radio e poi festival delle visualizzazioni. Questo libro vuole essere il mio punto di vista, accompagnato da Massimiliano Beneggi, che in realtà racconta quelli della mia età, ma anche quelli, bambini nel 1994, divenuti poi genitori, fino ai giorni nostri».

D. Quali emozioni prova nel vedere il suo libro nelle migliori librerie italiane?

R. «Questo lo saprò più in là. Il libro è uscito il 5 novembre scorso. Non essendo io un personaggio che calca gli schermi televisivi quotidianamente e comunque legato ad una discografia contemporanea, sicuramente si farà un po’ fatica a trovarlo. Ma grazie ai mezzi che ci sono oggi on line, le piattaforme digitali, sicuramente sarà più facile entrare nelle case. Poi spero che piaccia davvero perchè ormai la musica si scarica nei telefonini. I libri è bello averli in cartaceo. Rimane un libro interessante anche dal punto di vista digitale, perchè inquadrando con il telefonino i QR code che sono alla fine di ogni capitolo, si ha la possibilità di essere immediatamente collegarti alla storia della musica italiana, della quale ho fatto e spero di continuare a far parte».