A volte vorrei essere un gatto, miaoooooo…Ti sei mai chiesto come sarebbe bello poter vivere un giorno da gatto? 

Qualche giorno fa e precisamente il 17 febbraio,  è stata festeggiata la GIORNATA MONDIALE DEL GATTO. In quell’occasione ho dedicato un post sui social al nostro Tommy , il gatto per eccellenza, che ci ha lasciato da pochi giorni. Era con noi da 13 anni, ci era stato portato da Babbo Natale in seguito alla perdita di Chicca , la prima gatta di famiglia. Per noi era come un figlio e un fratello. Aveva superato un brutto periodo in cui si scoprì la sua sieropositività, ma con la cura azzeccata, dopo vari tentativi da parte dei nostri veterinari di fiducia, era sopravvissuto a avrebbe potuto vivere ancora…l’ho trovato purtroppo senza vita vicino al muretto di casa, probabilmente stava attraversando la strada come sempre per tornare per la sua merenda ….il nostro dolore è stato al pari della perdita di un umano.

Con Simone e Matilde abbiamo ricordato insieme tutto quello che Tommy ha rappresentato per noi…Tommy è stato in vacanza al mare quando i bimbi erano più piccoli, è venuto con noi in montagna quando siamo stati a sciare e ha trascorso con noi dei momenti indimenticabili nella nostra casa. Ha dormito in ogni angolo della casa, in ognuno dei nostri letti accocolandosi raggomitolato nelle pieghe del piumone o del lenzuolo. La sera aspettava di vedermi seduta sul divano per arrivare sulle gambe e allungarsi fino ad abbracciarmi…quante volte i miei figli mi hanno immortalato col cellulare in posizioni buffe mentre dormivamo io e lui, postando poi la foto sul gruppo famiglia, dove abbiamo ricevuto molti “like” dai nipoti e commenti e tutti si rideva. OGGI sono rimaste Micia e Peppa, rispettivamente mamma e figlia. Le femmine sono un po’ diverse dai maschi ma da un po’ di tempo cominciano a venire in collo quando mi fermo, soprattutto sul divano, le coccole le richiedono sempre la sera dopo che spengo la luce per dormire.

Volete qualche curiosità sui gatti? Bene: secondo uno studio australiano pubblicato nel 2015 su Anthrozoös, i proprietari dei gatti hanno una SALUTE PSICOLOGICA MIGLIORE rispetto a chi non ha animali domestici in casa.  Queste persone, come noi, affermano di sentirci più felici, sicuri e meno nervosi e di dormire, concentrarsi e affrontare meglio i problemi della vita. QUALCHE PROPRIETARIO DI GATTO CONFERMA? Inoltre con le loro acrobazie buffe, che sfidano la gravità, e le loro posizioni simili alla ginnastica yoga, i gatti possono aiutarci a scacciare il cattivo umore. Diciamocelo…i GATTI che condividono le mura domestiche sono capaci di instaurare relazioni appaganti sotto il profilo affettivo: i loro vocalizzi MIAOOOOO accompagnati dalla loro comunicazione corporea regalano EMOZIONI, RASSICURANO, RALLEGRANO, ALLENTANO LE TENSIONI.

Se decidi di avere un gatto nella tua casa ovviamente devi mettere in conto che la tua scelta è impegnativa nei confronti del nuovo ospite e deve essere ponderata con responsabilità: è fondamentale essere consapevoli delle necessità fisiche, emotive e affettive dell’animale. VIVERE CON UN GATTO NON SIGNIFICA SOLO NUTRIRLO E DARGLI UNA CASA, MA CONDIVIDERE CON LUI TEMPO ED ESPERIENZE. Purtroppo i gatti maltrattati o abbandonati sono tantissimi. Al canile dove mia figlia fa la volontaria, e dal quale è arrivata Cindy la cagnona della nostra famiglia, ci sono tanti gatti più o meno giovani, in attesa di trovare una famiglia. Perché non adottarne uno nelle vostre case per restituirgli il calore di una mamma o di un babbo? Il randagismo molto diffuso costa grandi sofferenze agli animali piccoli o adulti che siano!

Ma torniamo alla prima domanda: ti sei mai chiesto come sarebbe bello poter vivere un giorno da gatto? Bene, proverò ad essere Peppa, la mia gatta con la coda arricciolata come Peppa Pig….”ho fame ma la mamma dorme ancora…è suonata la sveglia!! Miaoooo …se la tocco con la zampa lei si muove… mi accarezza, mi dà un bacetto sull’orecchio…è fatta! Scendo dal letto Miaoooo …eccola si è infilata la sua maglia con i gufi e le ciabatte…mi tocca la coda e mi segue in cucina, prende la busta…si mangiaaaaa…grazie mamma…siiii vengo in braccio e mi accarezzi…aspetta allungo il collo così mi dai una grattatina lì…ahhhh che bello…frrrrrr… sei una mamma grande!”.

I GATTI…avete visto quante volte il gatto è un personaggio di una favola, di un cartone animato, di un fumetto o di un libro? A questo proposito, cito un film tratto dal libro di Sepulveda, LA GABBIANELLA E IL GATTO, che ha accompagnato le giornate dei bimbi a casa cresciuti con le canzoni del film e le parole del libro. Nella storia dello scrittore cileno, con i suoi protagonisti, il gatto Zorba,  Kengah la gabbiana e sua figlia Fortunata, la gabbianella appunto,  si trattano temi ancora attuali, nonostante il libro sia stato scritto nel 1986: AMICIZIA, INTEGRAZIONE E CORAGGIO.

L’amicizia bella e priva di pregiudizi, che va oltre la diversità di due animali appartenenti a specie diverse; il coraggio, necessario per affrontare le avversità che i due protagonisti si trovano di fronte e l’integrazione che accompagna Fortunata, la gabbianella figlia di Kengah, e Zorba in un continuo dare e avere reciproco che termina nel volo finale: l’AMORE DÀ LA FORZA DI SUPERARE QUALSIASI DIVERSITÀ E PREGIUDIZIO….”mamma vai a letto? Vengo con te…finalmente ti sei seduta sul letto, aspetta…ti accarezzo con il mio muso così lo fai anche te…ecco sei sdraiata, alza la coperta come sempre così entro sotto…frrrr…ora sì che va meglio, buonanotte mamma e buoni sogni…e mamma mi dà un bacio mentre mi liscia il pelo morbido”. FRRRRRRRRRR
Alessandra Butelli