Pescia è città d’arte, in particolare di pittori, contemporanei e non.
Segue un elenco di pittori pesciatini, vissuti anteriormente al 1900. Si tracciano le notizie principali e si elencano solo le opere collocate nel nostro territorio comunale. Il lettore potrà facilmente recarsi ad ammirarle.
  • Annibale da Pontito, vissuto nel secolo XVII, non vi sono notizie
  • Ansaldi Innocenzo, 1734-1816. Discendente degli Ansaldi di Voltri, industriali della carta anche in terra pesciatina; fu pittore, storico dell’arte e poeta. Inizialmente lavorò sotto la direzione del pittore Padre Alberico Carlini da Vellano. Scrisse una celebre “Descrizione delle pitture, sculture et architetture della città e sobborghi di Pescia”. Dipinse “Madonna con Bambino e Santi” che si trova nella chiesa di S. Maria Maddalena; “Sant’Allucio” in Cattedrale; “Morte di Sant’Andrea Avellino” in Castello; “Incredulità di San Tommaso”, “San Concordio”, “San Giuseppe” nella chiesa di Santa Margherita; “Crocifissione” nel tabernacolo esterno alla chiesa di Colleviti; “Cenacolo” nel Palazzo Vescovile”; “Apparizione della Madonna con Bambino a S. Luigi Gonzaga”, “Apparizione a S. Giovanni Nepomuceno”; “Cristo nell’orto confortato dagli Angeli” nella chiesa di San Michele a Pescia. Ha scolpito il Delfino posto sulla fontana di Palazzo Ricci-Forti
  • Attadini Pietro, di fine 1800, aveva fondato una “bottega pesciatina” e dipinto l’”Ultima Cena” e “Madonna con Gesù Bambino tra i Santi” ubicate nella chiesa dei SS. Andrea e Lucia di Pontito. Di lui vi sono scarsissime notizie
  • Baldassarri Domenico, non esistono notizie
  • Baldassarri Valerio, del sec XVII, allievo del fiorentino Pietro Dandini; scarse notizie
  • Baldini Tomaso, Firenze 1870-Pescia 1925. La famiglia era di Fibbialla. È stato pittore allievo di G. Fattori e restauratore. Morì nel periodo in cui stava eseguendo lavori di restauro agli affreschi della chiesa di San Francesco
  • Barzi Carlo Graziadeo, vissuto nel 1500. Era il padre del più celebre Mariano Graziadei
  • Brunetti Ippolito, vissuto nel sec XVII. Fiorentino di nascita ma pesciatino d’adozione. Ha dipinto “Madonna in trono tra S. Benedetto e S. Michele Arcangelo” che si trova a San Michele; “Nascita della Vergine” nella sala del Capitolo; “Santa Caterina d’Alessandria” e Santa Maria Maddalena” presso la chiesa di Uzzano. La tela “Incoronazione della Madonna e Angeli”, che si trovava nella chiesa di Pietrabuona Castello, è stata danneggiata ed è attualmente presso la Sovrintendenza di Firenze
  • Carlini Alberigo Clemente (oppure Alberto o Alberico), Vellano 1703-1775. Fu un frate minore osservante a Colleviti, discepolo di Ottaviano Dandini. Lascia alcuni quadri a Colleviti: “Cristo resuscita la figlia di Giairo”; “Visione dell’Apocalisse”; “Madonna, San Carlo Borromeo, San Ludovico da Tolosa, San Pietro d’Alcantara, San Giovanni da Capestrano, Santi Francescani”; “Visione Mistica di Santa Chiara”; ”Sant’Antonio libera gli Indemoniati”; “Estasi di S. Francesco d’Assisi”; “Madonna con Bambino”; “S. Margherita da Cortona. Nella Biblioteca Capitolare si trova “Crocifisso con la Maddalena ai piedi”, mentre nella Pieve di Vellano si trova “San Francesco riceve le stimmate”. Fu maestro di Innocenzo Ansaldi.
  • Coli Giovanni, di San Quirico, 1636-1681. Dipingeva insieme a Filippo Gherardi e un loro quadro è stato di recente esposto a Lucca ad una mostra curata da V. Sgarbi. A San Quirico gli è stata dedicata una via
  • Fiorelli L., del sec. XIX. Ha affrescato il Palazzo Magnani
  • Fontana Piero, vissuto nella seconda metà del 1500. Ha lavorato a restauri di altari e tele
  • Franchi Italiano, 1860-1926. Nato da una figlia del musicista Giovanni Pacini. Tre sue opere si trovano presso il Museo Civico: “Sepoltura di una martire cristiana”, “Veduta di Pescia nel 1605” (copia del quadro di Alessandro Tiarini) e “Veduta di Pescia all’inizio del sec. XV” (copia dell’affresco della Scuola di Bicci di Lorenzo)
  • Giomi Domenico, di lui si hanno poche notizie. Allievo del romano Sebastiano Conca. A Pescia rimangono due sue opere: “San Francesco da Paola resuscita un fanciullo”, nella chiesa di Castello e l’ovale “Ecce homo”, nella chiesa di Santa Maria Maddalena. Probabilmente è morto intorno al 1750
  • Graziadei Mariano, del sec XVI (forse 1500-1530), detto “Mariano da Pescia”. Frequentò la Scuola di Ridolfo del Ghirlandaio (che affrescò la Margine di San Michele). Un suo quadro si trova agli Uffizi. È ricordato nelle “Vite di Giorgio Vasari”
  • Lapi Giuseppe, vissuto tra il 1500 e il 1600. Oltre che pittore fu restauratore (restaurò la tavola dell’altare maggiore a Monte a Pescia), decoratore e stuccatore. Di lui si hanno scarse notizie
  • Marabitti Filippo, figlio di Giovanni. Morì nel 1664, di lui si hanno scarse notizie
  • Marabitti Giovanni o Giovanni di Lorenzo Bitti, vissuto nel sec XVII e morto probabilmente di peste nel 1631. Lavorò per le corporazioni religiose pesciatine
  • Marabitti Lorenzo, figlio di Giovanni, lavorò per la chiesa di San Lorenzo. Si hanno scarse notizie
  • Nardi Francesco, vellanese, del sec XVII, padre di Sante. È coautore insieme a Rodomonte Pieri del quadro “San Carlo Borromeo” che si trova nella chiesa di San Francesco e che fu dipinto nel 1642
  • Nardi Sante, vellanese, del sec XVII. A Pescia non rimangono opere
  • Norfini Luigi, 1825-1909. Allievo di Luigi Mussini, si arruolò come volontario nella Prima Guerra d’Indipendenza e fu caporale nel battaglione fiorentino nella battaglia di Curtatone e Montanara. Dipinse i temi del Risorgimento e le sue tele sono esposte in molti importanti musei italiani. A Pescia sono conservate le opere: “Ritratto di F. Scoti”, “Suonatore di Corno”, “Ritratto del padre Giuseppe” e “Ritratto dell’avvocato Giuseppe Fantozzi” presso il Museo Civico; “Madonna in trono, San Filippo Neri, San Francesco d’Assisi, Santo Vescovo, Santa Chiara, Sant’Antonio da Padova, San Giorgio” in Cattedrale, “Veduta dell’interno di Casa Cardini” presso il Palazzo Comunale
  • Norfini Mario, 1870-1956, figlio di Luigi. Fu pittore, illustratore e fumettista
  • Orsi Bartolomeo, del 1600; avrebbe eseguito ritratti a importanti uomini religiosi e civili pesciatini
  • Orsi Benedetto, 16562 – 1680. Pittore, allievo del Volterrano; fu anche architetto (disegnò la chiesa di San Domenico). Dipinse “Madonna Immacolata”, “San Francesco di Paola” e “Madonna in trono con Bambino tra Sant’Andrea Apostolo e San Bartolomeo” che si trovano nel convento e nella chiesa di Castello; “Madonna Immacolata, Padre Eterno, San Pietro d’Alcantara, San Lorenzo, San Giuseppe, Angeli” che si trova a Colleviti; “Profeta” al Museo Civico; “San Pietro”, “Santa Caterina da Siena” e “Santa Rosa di Viterbo” che si trovano presso la chiesa di San Domenico; attribuzione incerta delle “Nozze di Cana” a Santo Stefano; “Sant’Agata” e “Sant’Antonio da Padova” che si trovano nella stanza attigua al Refettorio di San Michele
  • Pagni Benedetto, 1504-157. Ricordato come Benedetto Pagni da Pescia, studiò a Roma nella cerchia del manierista Giulio Romano. Il suo contributo più importante è stato fornito per gli affreschi nel Palazzo Te a Mantova, specialmente nella Sala dei Cavalli. A Pescia si conservano: “Resurrezione di Cristo” al Museo Civico; l’affresco “Vulcano” dipinto sulla cappa del camino nel palazzo Pagni in piazza Mazzini; “Nozze di Cana” a Santo Stefano; “Madonna della cintola” in collaborazione con Sebastiano Vini presso l’Oratorio di Sant’Erasmo a Sant’Allucio. Attribuzione incerta “I diecimila Marti del Monte Ararat” presso la chiesa di San Francesco. È ricordato nelle “Vite di Giorgio Vasari”
  • Pieri Pier Francesco, visse inizi del 1700, vellanese, figlio di Rodomonte
  • Pieri Rodomonte, visse a fine 1600, vellanese. Una sua tavola è conservata agli Uffizi. È autore insieme a Francesco Nardi della tela “San Carlo Borromeo” che si trova nella chiesa di San Francesco
  • Pupillo da San Quirico, visse agli inizi del 1600. Probabilmente è sua la “Madonna del rosario e santi” che si trova nella chiesa di San Quirico e l’”Immacolata Concezione “ che si trova nella chiesa di San Michele a Colognora
  • Sannini Alamanno, 1690-1740. A Pescia rimane l’ovale il “Bacio di Giuda” presso la chiesa di Santa Maria Maddalena
  • Sansoni Fioravante, di Sorana, morto nel 1629 mentre il chirurgo gli stava effettuando un salasso. Pittore e uomo d’arme. L’unica sua opera che si conserva a Pescia è la tela l’”Ultima Cena” conservata nel Refettorio di S. Michele e datata 1625
  • Santarelli Gaetano, vissuto nella prima metà del 1700 e morto giovane. Ha dipinto la tela “San Cosa e San Damiano” ubicata nella cappella dell’Ospedale pesciatino
  • Soldini Domenico, del sec XVI, forse 1597 – 1620. A Pescia troviamo: “Madonna con Bambino tra S. Giovanni Evangelista e Santa Caterina” presso la chiesa di San Francesco
  • Vanni Luca, vellanese, visse a fine 1500. Di lui si hanno scarsissime notizie
  • Vanni Muzio, figlio di Luca. Forse avrebbe lavorato al soffitto della Madonna di Piè di Piazza
  • Vanni Spinamonte, figlio di Luca, visse tra il 1500 e il 1600. A Vellano, nella Pieve, si trova la “Madonna del Rosario e Santi”, mentre nella chiesa di San Michele si trovava l’”Arcangelo S. Michele che scaccia Lucifero”
Foto 1 Morte di SantAndrea Avellino Innocenzo Ansaldi chiesa S. Maria Orphanorum di Castello
Foto 2 Madonna con Gesù Bambino tra i Santi – Attadini Pietro, 1881 – Chiesa dei Santi Andrea e Lucia di Pontito
Foto 3 Madonna, San Carlo Borromeo, San Ludovico da Tolosa, San Pietro d’Aalcantara, San Giovanni da Capestrano, Santi Francescani – Carlini Alberico – Chiesa di Colleviti
Foto 4 Ecce Homo – di Domenico Giomi – chiesa di Santa Maria Maddalena Pescia
Foto 5 Madonna in trono, San Filippo Neri, San Francesco d’Assisi, Santo Vescovo, Santa Chiara, Sant’Antono da Padova, San Giorgio – Norfini Luigi – Cattedrale di Pescia
Foto 6 Ultima Cena di Sansoni Fioravante – Refettorio di San Michele
Foto 7 Bacio di Giuda – Sannini Alamanno – chiesa di Santa Maria Maddalena