La Circolare 17/E del 26/06/23  fornisce un’interessante raccolta dei  principali documenti di prassi relativi alle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, detrazioni d’imposta, crediti d’imposta legati ad interventi sugli immobili (superbonus, ristrutturazione etc.).

Di particolare rilievo sono  le informazioni attinenti il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche pari al 75% e per il quale viene mantenuta sia la possibilità di richiedere lo sconto in fattura che quella di cessione del credito (a condizione che si ottenga un accordo con la controparte acquirente del credito, cosa ad oggi piuttosto rara).

Ad oggi, tale tipologia di bonus è esteso per le spese fino al 2025, può riguardare gli appartamenti in condominio ed è recuperabile in cinque anni (anziché i 10 della normale ristrutturazione).

La platea dei soggetti che possono accedervi è ampia e comprende sia le persone fisiche che i soggetti con reddito d’impresa; per quanto riguarda invece gli immobili oggetto di intervento non è esclusa alcuna categoria catastale, ma non può essere applicato durante la fase di costruzione dell’immobile né per interventi di demolizione/ricostruzione anche se questi ultimi venissero inquadrati come ristrutturazione edilizia.

Gli interventi interessati dal bonus sono quelli direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, quando per barriera architettonica, ex art. 2 D.M.236/1989, è da intendersi: “ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea, ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti, la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ed in particolare per i non vedenti, per gli ipovendenti e per i sordi”.

Si può quindi procedere alla sostituzione degli infissi interni per consentire ad esempio il passaggio di carrozzine, alla sostituzione dei sanitari, all’adeguamento di impianti, rifacimento scale, eliminazione di gradini etc. Occorre però che per ciascun intervento siano rispettati i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei Lavori Pubblici 236/1989 ed è proprio la circolare 17/E che tra i documenti da conservare ed assoggettati a controllo, nomina la documentazione attestante il rispetto di tali requisiti (condizione in ogni caso necessaria per accedere al bonus 75%). Pertanto si dovrà fare attenzione perchè ogni intervento richiede il rispetto di particolari caratteristiche, ad esempio la sostituzione degli infissi richiede degli standard precisi (es. aperture facilitate e particolari misure), la pavimentazione, quando sostituita, dovrà avere determinate caratteristiche (es. antiscivolo etc.)

Per i quesiti:  laura7701@virgilio.it