Non state a scervellarvi in congetture…queste righe non contengono alcun messaggio subliminale. Semplicemente m’è presa così, influenzato forse dall’atmosfera surreale che permea la nostra amata Pescia in queste giornate che anticipano la Pasqua.

Il silenzio che assorda, aspettava solo, in un’altra vita, di essere rotto dal rombo sordo dei bombardieri che solcavano le nubi sfilacciate del nostro bel cielo di Toscana. Un silenzio di guerra, che mi ha appunto evocato la Canzone di guerra per eccellenza, struggente e malinconica, quella che un tempo venne definita, più che un brano musicale, “un triste presentimento”. Stato d’animo che non mi appartiene, avendo colto la dolce e pacata tristezza delle parole, di stampo antibellico, e finalizzate dunque alla pur sofferta speranza. Il Reich tentò di impadronirsi della popolarità di questo pezzo, senza riuscirvi, tanto che il mefistofelico Goebbels ad un certo punto cercò di proibirne la trasmissione, ma furono i soldati stessi che con le proteste fecero riprendere la messa in onda, cosa che avvenne tutte le sere alle 21,55, ora di chiusura dei programmi.

Pensate dunque la forza ed il potere di una “canzonetta”, capace di piegare la stolida ed insensata autorità del Terzo Reich. Per quanto di origine tedesca, venne adottata dalle truppe di tutto il mondo, risuonando nelle trincee sabbiose scavate intorno ad El Alamein, nella tundra innevata della campagna di Russia, sulle sabbie insanguinate dello sbarco in Normandia. Più che la colonna sonora che accompagnò l’olocausto assurdo di milioni di vite, fu un canto alla vita, alla normalità.

Sussurrava di amori, di affetti, di famiglia e di convivio. Di Natale, di matrimoni, di battesimi e compleanni. Odorava di dolore e di speranza, della certezza che ogni notte, anche la più lunga non può essere infinita. Ascoltandola, ogni soldato accarezzò, ricambiato, una sposa, un figlio, una madre, e sia pure in mezzo all’orrore, sia pure per un solo fuggevole attimo, avvertì l’odore di casa.

Per questo, per la forza dell’Amore, la storia di Lili Marleen e della Giovane Sentinella ha attraversato gli anni, ripresa dal cinema e dalla letteratura, dalle canzoni vecchie e nuove. Perchè sempre nuova è la speranza, perché la vita si rinnova continuamente, perché nell’alternanza del Bene e del Male, sarà il primo, in fondo a vincere…