“E’ finita la scuolaaaaa, è finita la scuolaaaaa…5 4 3 2 1 DRIIIIINNNNNNN”, si cantava l’ultimo giorno di scuola 2019! Ehh sì quest’anno non avremo la gioia di cantare con i nostri ragazzi in fila davanti alla porta d’ingresso, in attesa del suono della campanella. Il Covid -19 ci ha tolto anche questo momento di divertimento e di condivisione in compagnia dei nostri alunni. Purtroppo i giovanissimi rappresentano la fascia di età pressoché immune dai contagi del Covid-19, ma possono essere portatori sani del contagio verso le persone di famiglia, soprattutto se anziane. È soprattutto per questa ragione che le nostre scuole sono rimaste chiuse per tre mesi, per evitare che proprio la scuola potesse diventare una bomba esplosiva di diffusione del contagio. Sarebbe bastato un attimo, uno scambio di una penna o di una bottiglietta di acqua simile ad un’altra e l’alunno avrebbe portato il virus a casa, forse per l’ultimo respiro del nonno. E tutti sono ora concordi nell’affermare che la chiusura delle scuole ha evitato il peggio.

Nessuno certamente pensa di annullare in un sol colpo i sacrifici di tre mesi di quarantena che sono serviti forse a salvare il nostro Paese. Eppure…. c’è chi come me ha ritenuto più importante un gesto di amicizia, un suggello di ricordi: soltanto per qualche ora, giusto il tempo per un piccolo contatto, piccolo piccolo solo per permetterci di tornare in classe e dare modo ai bimbi di riprendere le cose e ai loro occhi, dietro le mascherine, per ricevere uno sguardo rassicurante e per dire di persona, dal vivo, CI SIAMO NON VI ABBIAMO ABBANDONATI. Questa sensazione di abbandono purtroppo non si riscontra solo nei bimbi, ma anche tra noi docenti: dopo il primo impatto su come impostare l’insegnamento online che, ci ha un pò messo alle strette, soprattutto la categoria degli insegnanti più abili con gesso, cimosa e lavagna nera piuttosto che con GOOGLE MEET o con ZOOM, ci siamo organizzati cercando di coinvolgere i nostri ragazzi in una forma nuova di didattica, ci siamo presi la nostra responsabilità per assicurare la nostra presenza e garantire una relazione educativa, portando avanti l’attività didattica, nonostante tutto.

Oggi, che siamo quasi alla fine di Maggio, se giro la testa indietro rivedo i primi collegamenti con microfono non funzionante, mi manca la connessione maestra, non vedo niente, come si aziona la videocamera, aiuto maestra…e allora penso che i giorni sono trascorsi veloci, ma ognuno è stato carico di emozioni nel preparare la lezione da fare concentrata, organizzando i tempi e i modi più appropriati in relazione al variare del più piccolo sintomo di insoddisfazione dall’altra parte del video di Luigi, che ti chiede di andare in bagno, o di Matteo, che ha fame o di Silvia, che ti ricorda che è quasi ora di ricreazione… Non è stato facile lo ammetto, ma ce l’abbiamo fatta a fare didattica a distanza. Abbiamo provato anche a fare le interrogazioni, e ora lo posso dire che si sentivano i suggerimenti di alcuni genitori … abbiamo provato anche a fare delle verifiche in diretta con correzione immediata, ma qualcuno è stato sopraffatto da una crisi, creando un momento di panico generale, perchè non sono riuscita a far passare una carezza sulla testa attraverso il video…in classe sarebbe stata perfetta per placare quella ed altre crisi del genere…

La prossima settimana ci troveremo in collegamento con i colleghi per decidere le valutazioni dopo le disposizioni ufficiali in base alle quali , gli addetti ai lavori hanno organizzato una tabella con indicazioni generali da seguire…quest’anno fare una valutazione e una relazione finale della classe sarà sicuramente un momento decisionale difficile, fortunatamente non singolarmente ma in condivisione con i colleghi del team: è stato presente, ha partecipato, ha svolto e consegnato i compiti assegnati…questi alcuni dei parametri che ci potranno aiutare nel redigere i giudizi finali al tempo del coronavirus. E POI LE VACANZE!! perchè quelle fino ad ora non erano vacanze, ERA SCUOLA A TUTTI GLI EFFETTI, e poi il rientro a settembre. In che modo? A scaglioni? A giorni alterni? E la mensa? E la ricreazione? E il bagno? E i banchi? E i corridoi? E i bimbi con disabilità? E i bimbi a casa? E le lezioni frontali in contemporanea con il collegamento? E i bimbi al loro primo ingresso a scuola? E le materne? E i nidi? Caro ministro e cari collaboratori del ministro avete una bella estate che vi aspetta perchè i genitori devono organizzarsi senza i nonni e con lo smart working se necessario dove è possibile. In questo momento cerco di non pensare all’anno prossimo e mi concentro a finire, nel migliore dei modi, questi ultimi giorni di scuola online IN PRESENZA DI QUA’ DAL VIDEO con i nostri abbracci virtuali e i nostri batti cinque…e comunque l’ultimo giorno, IL FATIDICO ULTIMO GIORNO, quello della canzone LA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI, dove si beve la birra tutti insieme, si canta, si decide come mettersi a sedere, o come sistemarsi per copiare e si ripassa matematica…quell’ultimo giorno di scuola che sarebbe rimasto indelebile nelle menti di tutti loro e per salutarsi e augurarsi IN BOCCA AL LUPO si poteva organizzare cara signora Azzolina…. il tempo di uno sguardo per dirci CE LA POSSIAMO FARE.

P.S. Forse quando arriverà IL CITTADINO gli esami saranno iniziati allora colgo l’occasione di fare davvero di cuore un grande augurio a tutti i ragazzi delle terze per il loro primo esame perchè tra quelli ci sono anche i miei ex alunni, e un grande abbraccio virtuale ai MATURANDI DEL COVID-19…FORZA RAGAZZI!