Gli abitanti di Aramo utilizzavano percorsi diretti e veloci, quindi molto ripidi, per giungere agli opifici dislocati lungo il Fiume Pescia.

Tra questi ricordiamo la Strada Comunale per la Cartiera Via della Morte, che nasceva sul versante sud del paese e, percorrendo I Balzi, giungeva alla Cartiera Magnani di Calamari. Inoltre la Strada Comunale del Mulino che dal Battifollino, situato a est di Aramo, scendeva al Molino Narducci. La Strada Comunale del Ponte di Sorana percorreva, invece, il versante nord, detto Torricella, per raggiungere Ponte di Sorana.

A sud erano anche ubicate la Via Comunale da Fibbialla e la Strada Comunale da Pietrabuona a Aramo che conducevano rispettivamente al ponte sul Rio Righignano e al ponte di San Giovanni, entrambi sulla Strada della Val di Torbola. A ovest partiva la Comunale della Fontana per La Croce di Aramo. Queste vie di collegamento sono state utilizzate fino al 1964 quando, con l’asfaltatura della carrozzabile per Ponte di Castelvecchio e le frazioni della Val di Torbola, il loro utilizzo è venuto meno.

Il nostro itinerario è di 3,8 km e presenta un dislivello in discesa di 193 metri. Collega tra loro la Val di Torbola, dov’è situato Aramo, e la Val di Forfora. Giunti a Ponte di Sorana, infatti, a sinistra si sale in Alta val di Forfora, verso Lanciole, a destra, invece, si raggiunge Calamari, nella Val di Forfora Pesciatina.

La prima parte di questo tracciato si svolge su asfalto e su sterrato, allo scoperto, inizialmente in lieve discesa e poi in costante salita fino alla sommità di Colle Pinci; la parte finale, invece, percorre in ripida discesa un’antica mulattiera, oggi indicata come sentiero 63, all’interno di un’area boschiva denominata Tassinaie perché vi si cacciavano e vi si lavoravano i tassi.

Si tratta di una zona interessante da un punto di vista idro-geologico essendo molto ricca in acque che garantiscono un’alta portata anche nei periodi di magra. Da queste sorgenti origina il Rio Torbola di S.Quirico o delle Tassinaie o Torbolino che sfocia nel Pescia di Pontito in prossimità del Mulino Monti. Dalle pendici di Madonna del Tamburino e dal Podere Sollezza di San Quirico nasce il Rio Sollezza, suo affluente principale. Quest’ultimo riceve il Fosso di Cavozzoli, originato in località Gottaglia (il Cavozzoli a sua volta riceve il Fosso del Follone e il Fosso di Nafrico), il Fosso dello Scasso (nato a Le Mandre e Scasso del Pricipe) e il Fosso di Piallo. Riceve anche i due piccoli fossi originati nell’area della Madonna del Soccorso, il Fosso di Rapinali e il Fosso di Castrognano. Il Rio Sollezza confluisce poi nel Torbola nella zona di Colle Pinci in corrispondenza di un caratteristico ponticello medievale. Dopo il Sollezza, il Torbola riceve il Fosso di Rioni, il Fosso Ronco e il Fosso di Maglioli.

L’abbondanza e la turbolenza di queste acque potrebbero inoltre aver favorito il cosiddetto fenomeno della Cattura Fluviale: secondo questa teoria migliaia di anni fa il Pescia di Pontito procedeva rettilineo e parallelo al Pescia di Calamecca, occupando l’alveo dell’attuale Rio la Torbola di Fibbialla e si congiungeva all’altro ramo dopo il ponte San Giovanni a Pietrabuona. A causa, però, dell’erosione della roccia si formò una profonda gola tra Sorana ed Aramo, per cui il Pescia di Pontito subì una deviazione all’altezza del Monte La Croce di Aramo e fu “catturato” dal Pescia di Calamecca nell’attuale località Ponte di Sorana. Il suo alveo risultò pertanto occupato dalle acque dei rii provenienti da S. QuiricoFibbiallaMedicina e Monte Trassero, che dettero origine al Rio la Torbola di Fibbialla.

—> Usciamo dalla Porta Nord di Aramo dove sono situati l’Oratorio di Santa Maria Vergine e l’imponente scultura di Guillermo Gaggini. Percorriamo la strada asfaltata e appena fuori dal paese ammiriamo il panorama a nord su SoranaMontaione, il Monte Lignana e la Valle di Ponte di Castelvecchio. Giungiamo poi alla Croce di Aramo (360 m), una sella collocata tra il Monte La Croce (336 m slm) e Colle Pinci (415 m). In località La Croce, dove transita la Strada della Val di Torbola, inizia uno sterrato in lieve discesa corrispondente alla vecchia Strada Comunale San Quirico-Aramo. Mentre lo percorriamo osserviamo il Battifolle a ovest e Colle Folavento a est. Arriviamo quindi al ponte sul Rio Torbola di S. Quirico: il ponte moderno, in cemento armato e con una spalliera di ferro è piuttosto malandato; pochi metri più sotto scorgiamo, invece, il ponte romanico, situato su un diverso tracciato della vecchia strada: esso ha una sola arcata ed è ricoperto dalla vegetazione. Poco più a monte il Rio Sollezza confluisce nel Torbola. Continuiamo lo sterrato sulla sinistra, ancora in salita, e superiamo una mulattiera, poi il Fosso Rioni, che poco più a valle s’immette anch’esso nel Torbola. A nord vediamo Colle Pinci che è circondato ad anello dalla Strada Vicinale. Successivamente lo sterrato s’interseca con il Fosso di Maglioli, affluente del Torbola, e con il sentiero 63, che unisce San Quirico al Mulino Monti. Deviamo perciò a destra dove la mulattiera scende ripida in località Cala Molino, abbastanza larga, lastricata e ricoperta da fogliame, parallela, anche se più a nord, rispetto al Rio Torbola. Incontriamo un metato sulla sinistra e arriviamo quindi in località Ponte di S. Quirico, poco più a sud di Ortochiaro e poco più a nord di Ponte di Sorana. Questo era il vecchio confine tra le Comunità di San Quirico e di Aramo. Vi troviamo un ponticello di legno sul Torbola e poi il Mulino del Monti, oggi abbandonato. Attraversiamo il ponte di ferro sul Pescia di Pontito e giungiamo sulla strada asfaltata.

Per ulteriori notizie consultare il libro “Escursioni a Pescia e in Valleriana”.